L’origine della diocesi di Bisaccia risale all’XI secolo. Il primo
documento che testimonia la presenza di un presule è
un atto notarile del 7 maggio 1097, dove Basilio, vescovo
di Bisaccia, figura come testimone di alcune donazioni
concesse da Goffredo, conte di Andria e signore di
Monteverde.
Un altro vescovo della città, storicamente
attestato, è Riccardo che nel 1179 interviene al Concilio
Lateranense convocato da papa Alessandro III. Nel 1513,
una bolla del pontefice Leone X unisce in perpetuo la
sede vescovile di Bisaccia a quella di Sant’Angelo dei
Lombardi, a causa dell’esiguità delle rendite di entrambe
le diocesi. La formula utilizzata è quella dell’aeque
principaliter, per cui ciascuna sede conserva la propria
titolazione e la propria autonomia, ma sono unite nella
persona del vescovo. Di fronte a quest’accorpamento
indotto, il vescovo Gaspare de Corbara rinunzia alla sede
il 23 dicembre del 1517 e l’anno successivo viene eletto
vescovo di Bisaccia il napoletano Nicola Maria Volpe, già
suo coadiutore.
Quindi l’unione delle due diocesi, viene di
fatto sospesa. Il 31 ottobre del 1534, Paolo III, con la bolla
“Aequum reputamus” ratifica e sancisce il processo di
unificazione che giunge a termine con la morte di Nicola
Volpe avvenuta nel 1539. Le cattedre di Bisaccia e di
Sant’Angelo dei Lombardi vengono quindi unite, nel 1540,
nella persona del vescovo Rainaldo De Cancellariis, che
regge quella diocesi già dal 1502.