L’origine della diocesi di Monteverde risale alla metà
dell’XI secolo. Il primo documento che testimonia la
presenza di un vescovo – Masio (o Maio) – è il decreto
della canonizzazione di Gerardo, vescovo di Toul. Nel
1175 tra le diocesi suffraganee di Conza figura anche
la sede di Monteverde. Nel panorama del diocesi irpine
Monteverde presenta una caratteristica originale.
La sua
storia è indissolubilmente legata alle vicende della sede
vescovile di Nazareth. Nel 1187 in seguito all’invasione
musulmana della Palestina, l’antica diocesi di Nazareth
scompare, insieme alle altre sedi vescovili della regione.
L’arcivescovo di Nazareth si rifugia a Barletta dove gli
viene concessa la chiesa di Santa Maria, sita nel borgo
della città, che diviene sede del titolare di Nazareth. Nel
1455 il papa Callisto III estende il ristretto territorio della
diocesi di Nazareth, limitato alla sola chiesa di Santa Maria,
annettendo ad esso le pertinenze territoriali della diocesi di
Canne. Nel 1534 il papa Paolo III aggiunge definitivamente
anche la diocesi di Monteverde.
Quest’ultima rimane
sede residenziale fino al 1818, quando, con la bolla “De
Utiliori” di papa Pio VII, viene soppressa. Il suo territorio,
comprendente anche Carbonara (l’odierna Aquilonia),
viene accorpato con quello della diocesi di Sant’Angelo
dei Lombardi e Bisaccia.